Il Valore dell’Olio ad Atene
Solone promulgò leggi che incoraggiavano la coltivazione delle olive, la produzione e l’esportazione di olio e proibì di tagliare più di due alberi all’anno.
Aristotele, nella Costituzione degli Ateniesi, si spinse oltre, dichiarando che chiunque abbattesse un ulivo meritava la pena di morte.
I vincitori dei Giochi Panatenaici, che si tenevano ogni quattro anni in città in onore di Atena, ricevevano in premio enormi quantità di olio, addirittura fino a cinque tonnellate, oltre che un’esenzione dalle tasse sull’esportazione. I premi rappresentavano fortune considerevoli, perché il commercio dell’olio era molto redditizio.
Platone stesso sovvenzionò un viaggio in Egitto vendendo una partita d’olio, che con tutta probabilità veniva dai suoi alberi.