GRAZIE TERRA!

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Un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera, questa la data della giornata mondiale della Terra, la cui necessità è stata sentita a seguito di un disastro ambientale nell’oceano a largo della California. Nel 1969, infatti, una piattaforma petrolifera ha sversato nell’oceano oltre 300.000 litri di petrolio, compiendo il più grande disastro ambientale fino a quel momento.

Nei decenni successivi, purtroppo, si è assistito ad altre catastrofi di cui l’ambiente ha risentito. Il 22 aprile vuole ricordare il ruolo dell’uomo sulla Terra, quale deve essere quello di ospite, non di possessore. L’obiettivo, come specie dotata di ragione, sembra essere quello di sfruttare al massimo le risorse terrestri a favore di ciò che in quest’epoca erroneamente riteniamo ricchezza. Pur di rincorrere la futilità e l’effimero, vengono compiute azioni a discapito della salute ecosistemica del nostro pianeta.

La giornata mondiale della Terra scuote gli animi, ricordandoci della responsabilità che abbiamo nel proteggere e salvaguardare la nostra casa. Non possiamo pensare di essere ospitati dando indietro distruzione. Abbiamo il dovere (oltre che la necessità) di ripagare con rispetto, misura e amore la Terra, nostra unica dimora.

Nel nostro piccolo scegliamo ogni giorno di custodire l’angolo di mondo in cui l’ombra degli ulivi e i loro frutti hanno deciso di accoglierci. Questo è stato e continua ad essere lo spirito di Colline di Zenone, che cerca di portare avanti un’idea di futuro dove l’uomo non dovrà più chiedere scusa alla Terra, ma, tornando in perfetta simbiosi con essa, potrà semplicemente dirle GRAZIE.

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