Il Lato Inquietante degli Ulivi
Sofocle, nella tragedia greca, descrive il potere ultraterreno, quasi minaccioso, di un albero
che da sè germina,
albero invitto, che sbigottisce l’aste nemiche.
E un’antica leggenda cristiana dice che un ulivo germogliò sulla tomba di Adamo, affondando le radici nel suo cranio.
Alcuni poeti avvertono ancora l’ombra fredda di quest’albero. Poco prima di essere fucilato dalla milizia nazionalista durante la guerra civile spagnola, Federico Garcia Lorca descrive la Guardia Civil marciare implacabile attraverso gli uliveti dell’Andalusia verso la scena di un omicidio, mentre gli angeli neri “con cuori d’olio d’oliva” guardano dal cielo a occidente – quasi una premonizione della sua morte.
Ecco cosa scrive Richard Wilbur nel 1950:
Anche visto da vicino, l’ulivo ha un colore
che sembra venire da lontano. Forse per questo
ha riportato la colomba l’ulivo, l’albero che cresce
di un pallore ultraterreno, che non si offusca nè si secca mai,
e la cui sete profonda, oltre ogni eccesso,
insegna che il sud non è il paradiso.
L’aroma fragrante e fruttato del buon olio è temperato dall’amarezza, proprio come la bellezza della vita.