Uso dell’olio per la conservazione alimentare
Sin da tempi remoti, l’olio viene utilizzato per la conservazione degli alimenti. L’olio, infatti, di per sé non ha alcuna proprietà conservante, ma è in grado di proteggere gli alimenti dall’azione dell’aria, impedendo l’attacco dei microrganismi aerobi, che proliferano a contatto con l’aria.
Ma attenzione: l’olio non previene in nessun modo l’azione dei batteri anaerobi, quelli che prolificano in assenza di aria, come il clostridium botulinum, un microrganismo
che produce una tossina letale per l’uomo. I metodi industriali di conservazione sott’olio prevedono una sterilizzazione dell’alimento che consente di prevenire la presenza del botulino, a differenza di quelli casalinghi.
A volte è possibile riconoscere l’alimento pericoloso attraverso l’osservazione di alcune degenerazioni esteriori.
L’odore rancido o putrido, l’aspetto disgregato, la consistenza non regolare dell’alimento, la formazione di piccole bolle o muffe sono chiaro indice di pericolosità.