
UN ABBRACCIO ALL’ULIVO PISCIOTTANO
Il rapporto dell’uomo antico con gli elementi del mondo naturale era ricco di significati, che trascendevano l’aspetto utilitaristico e funzionale.
In tutte le civiltà arcaiche esisteva un rapporto di estremo rispetto e quasi di sacralità con la natura e soprattutto con gli elementi arborei dei boschi.
Le piante
- erano considerate animate da ninfe
- erano alberghi della divinità
- erano oggetto di culto e di protezione
- erano consacrati alle diverse divinità
Non meno dell’effigie degli dei,
non meno dei simulacri d’oro e d’argento
si adoravano gli alberi maestosi delle foreste
( Plinio)
Per esprimere il bisogno che avevano le prime civiltà di sottrarre spazio alle foreste per la coltivazione agraria, fu supposta l’esistenza di mostri generati dalla terra.
Per proteggere i territori dalla devastazione furono promulgate le prime leggi di conservazione, tanto più rispettate, quanto più ad esse si collega il sentimento religioso.
Con l’affermarsi del Cristianesimo è stato debellato il panteismo. Il culto degli alberi è stato progressivamente abbandonato.
Presso la Tenuta Colline di Zenone invece, gli ospiti si rigenerano, trovano equilibrio e pace nell’abbraccio degli ulivi pisciottani, piante plurisecolari, che sono una sorta di scultura modellata dalla natura stessa.
I nostri ospiti ci raccontano che abbracciare un ulivo è come abbracciare un amico.
Venendo a diretto contatto con le piante si abbraccia la storia, si pensa a quanti secoli può avere un ulivo e cosa può aver vissuto.
Si tratta di un transfer emozionale vivo, reale e tangibile. Dapprima si può avere un attimo di titubanza, ma poi ci si sente a diretto contatto con la natura, facendone parte. Ci si sente rilassati, in armonia con il creato, in pace, positivi. E si prova anche una certa emozione, ricordando chi ha vissuto prima di noi, i nostri cari.
Con il nuovo anno le esperienze in azienda saranno diverse.
Vi aspettiamo.