I medicamenti all’olio d’oliva nell’antica Roma
L’olio d’oliva, ampiamente utilizzato come lozione, mescolato a ragnatele per medicare le ferite, per Plinio è calmante e purgativo.
Secondo Celso, negli indebolimenti della vista, soprattutto dovuti all’età, si possono utilmente praticare unzioni con olio vecchio, ed ancora più sicura è una miscela composta da una porzione di balsamo, due di olio vecchio e tre di miele.
Galeno, invece, sperimentatore felice e fisiologo geniale, dedica all’olio numerosi passi delle sue opere e rimprovera quei medici, tardi e negligenti, che non indicano le modalità d’uso dell’olio d’oliva per l’uomo malato, né i criteri di scelta tra le varie qualità.
E le matrone, prediligendo quello verde di Venafro, lo utilizzavano per bagni curativi e tonificanti in quanto avevano verificato che conferisce elasticità alla pelle ed impedisce la desquamazione.